Associazione Agrado

mercoledì 13 luglio 2016

Non lasciate che la paura distrugga i vostri sogni




 Non lasciate che la paura distrugga i vostri sogni, siete giovani, belli e intelligenti, pieni di idee e desideri, nulla vi può fermare se non i limiti che voi stessi vi imponete. Impegnatevi nel cogliere l'attimo, e questo non significa non pensare al domani, ma piuttosto concentrarsi nell’oggi per rendere quel domani migliore.
Non pensate mai ‘è impossibile’, ma provateci e soprattutto CREDETECI.

Fate qualcosa per gli altri, donate qualcosa agli altri, senza dare importanza a chi siano ‘gli altri’. Siate felici, scherzate, vivete e, soprattutto, AMATE, perché non c'è dono più bello di un sorriso, momento migliore di una risata, regalo piú prezioso di una vita ed esperienza più importante di un AMORE.


Non giudicate le persone prima di conoscerle, non è necessario seguire sempre le idee che la famiglia ci incrucca.
Prima di pensare ‘è uno zingaro, è un ladro’ o ‘è negro, è pericoloso’ provate, solo provate a conoscerlo, a comprendere la sua cultura e le ragioni che lo hanno spinto ad esssere così.
Quando incontrate un immigrato, non gridategli dicendogli ‘sei venuto qui per rubarci il pane, il lavoro e la famiglia’ ma chiedetegli ‘perché sei venuto qui?’ .


Viaggiare non significa soltanto muoversi, imparare una nuova lingua o conoscere una nuova cultura. Significa anche aprire la mente, comprendere perché le persone si comportano diversamente e, forse, farcele accettare un po di più.

Un progetto di Servizio Volontario Europeo non è una vacanza, né un ripiego o un ‘perditempo’.
Non sarà facile, credetemi.
Ci saranno giorni in cui vi chiederete ‘che ci stó a fare qui?’, ed altri in cui vi mancherà il vostro paese. Ma ce ne saranno molti di più che vi faranno crescere, arricchire, sorprendere, maturare ma soprattutto CAPIRE e SOGNARE.

Claudia: la mia esperienza da Izmir, Turchia- mia seconda casa

Here I am, again it’s been a while since I wrote the last post, a bit because of lack of time and a bit because I find so difficult sometime writing about my feelings and experience here.
Yes, because I could show you millions of photo and smiles about my last moths here, but it wouldn’t be enough, I couldn’t let you understand what I’m living here.
Ok, I’ll will try, and whatever will be, will be..
Some days ago, my friend/flatmate/coordinator, during one of our usual nights spent drinking cay and smoking narghilè along the seaside, asked me: “Claudia, what do you think about your experience till now?”
Easy and direct question that gave me the chance to think about these months, about this new life that I’m building day by day here, far from my country, my loved ones, with new friends, love and habits.
This was more or less my answer..
Speaking about EVS, I’m satisfied but also aware that maybe I could do and give more, being more creative and productive. But I also realized how much I learned working with the guys in the association. I know that you can’t believe it but I’ve increased my computer skills and most of all my knowledge about Erasmus Plus and the several opportunities that it give to young people in the field of youth mobility.
We still have one month and a half and some planned activities, I hope to do my best till the end!
Speaking about my personal life, I can say that I’m 100, or better 200% satisfied.
Here I found a daily life that I love, whit its ups and downs but always full.
Here I found wonderful people that became my second family, with whom I’m sharing days, chats, happiness, tears and most of all, laughs.  
Here I’m learning to love, a bit more then before.
Here I’m knowing myself better, understanding my qualities, my limits and lacks.
Here I found a place where I would like to stay for long time.
This week is Bayram, a very important moment for Muslim people; I could spend this holiday with my sweet Gulcin and her wonderful family. Few days that gave me the chance to visit amazing places and at the same moment to live some “family time” that I missed after these moths far from mine. Tesekkur ederim canim J
I’ve booked the flight to come back to Italy, and this means that my experience is going to finish, but I will enjoy this last period till the end!
As usual I should thanks all the people who are helping me to build something that will change all my life.. Sagol Arkadaslar, without you, it wouldn’t be the same! 

















Eccomi qui, ho di nuovo lasciato passare un po’ di tempo dall’ultimo post, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché, non essendo molto brava con le parole, mi riesce difficile descrivere tutto ciò che sto provando.
Si, perché potrei mostrarvi mille foto e mille sorrisi dei miei ultimi mesi qui, ma non sarebbe abbastanza efficace, non potrei farvi capire quello che sto provando.
Facciamo che ci provo dai, poi quello che sarà sarà..
L’altro giorno il mio amico/coinquilino/coordinatore, durante una delle nostre tranquille serate passate a bere cay e fumare narghilè sul lungomare, mi ha chiesto: “Claudia, sei soddisfatta della tua esperienza fino ad ora?”
Domanda semplice e diretta che mi ha permesso di riflettere su questi mesi passati qui, su questa nuova vita che mi sto costruendo giorno per giorno in un paese lontano dal mio, dai miei cari, con nuovi amici, amori e abitudini.
Beh, ecco qual è stata, a grandi linee la mia risposta..
Parlando di SVE, si, sono soddisfatta anche se consapevole che probabilmente avrei potuto fare e dare di più, magari essere più creativa o propositiva in alcuni momenti. Ma mi sono resa conto di tutte le cose che ho imparato lavorando a stretto contatto con i ragazzi dell’associazione. Incredibile ma vero ho accresciuto le mie abilità informatiche e, cosa più importante, la mia conoscenza sulla vastità del programma Erasmus Plus e le mille opportunità che mette a disposizione per i giovani e la mobilità giovanile in generale.
Abbiamo ancora un mese e mezzo e un po’ di attività programmate, spero di dare il massimo fino alla fine!
Per quanto riguarda la mia vita personale invece, posso dire di essere soddisfatta al 100 anzi 200%.
Qui ho trovato una quotidianità che mi piace da matti, con i suoi alti e bassi, certo, ma sempre piena.
Qui ho trovato delle persone incredibili che sono ormai diventate la mia seconda famiglia, con cui sto condividendo giornate, chiacchierate, gioie, lacrime e soprattutto tante risate.
Qui sto imparando ad amare, un po’ più di prima.
Qui sto imparando a conoscermi meglio, a capire quali sono i miei punti di forza, i miei limiti e i miei difetti.
Qui ho trovato un posto da cui non vorrei andarmene più.
Questa settimana si celebra la fine del Ramadan, momento importante per la popolazione musulmana; ho avuto la fortuna di passare queste vacanze con la mia dolce Gulcin e la sua fantastica famiglia. Pochi giorni che mi hanno permesso di visitare altri posti incredibili e allo stesso tempo di vivere una realtà familiare che un po’ mi mancava dopo questi mesi lontana dalla mia, di famiglia. Tesekkur ederim canim J
Ho dovuto già comprare i biglietti per rientrare in Italia, e questo vuol dire che la fine della mia esperienza si avvicina, ma sono intenzionata a godermi al massimo questo ultimo periodo!
Come sempre non posso fare a meno di ringraziare tutte quelle persone che mi stanno aiutando a costruire un qualcosa che cambierà la mia vita per sempre.. Sagol arkadaslar, senza di voi non sarebbe stato lo stesso!

Michele dalla Bulgaria- Creatività a Varna






Salve a tutti, mi chiamo Michele, ho 31 anni e sono originario di Matera, ridente cittadina lucana che i più conosceranno per la sua recente investitura a Capitale della Cultura Europea 2019. Attualmente sto facendo un servizio di volontariato europeo nell'associazione FOR YOU di Varna, grande città portuale bulgara a ridosso del Mar Nero.

Devo confessare che quando sono stato selezionato per questo progetto (sorprendentemente, vista la mia età sul filo del rasoio del limite massimo) non mi ero formato particolari aspettative riguardo la Bulgaria. Chi non è mai stato in quest'area balcanica tende a non averne un'idea iniziale molto benevola. Nella migliore delle ipotesi ci si rifà ad un immaginario decadente costellato di grigie rovine post-sovietiche; nella peggiore si pensa ad una sfilza di leggende metropolitane a proposito di sprovveduti turisti sequestrati e derubati dei propri organi da improbabili associazioni mafiose senza scrupoli.

Dopo quasi un anno trascorso qui posso dire con certezza che la Bulgaria è uno dei posti più sicuri e confortevoli in cui vivere in Europa. La sua posizione di marginalità e isolamento, unita ad un costo della vita bassissimo, quasi risibile, ne fanno un luogo ideale per quei pensionati italiani, francesi o spagnoli che vogliono godersi una vecchiaia salutare e dignitosa - lontano mille miglia dal clima di abbruttimento paranoico che insidia e consuma i principali paesi Europei.
In Italia ho svolto qualche lavoretto come giornalista freelance per testate locali e regionali e riviste di musica rock online, tutte cose connesse col mio percorso lavorativo attuale, consistente nello scrivere articoli e reportage promozionali per la mia associazione ospitante, fare interviste ad altri volontari o a personalità sociali di rilievo e in genere promuovere il programma EVS ed Erasmus + in scuole, parchi, università, bettole notturne innaffiate di alcol e altri ameni luoghi di aggregazione giovanile.

Comunque sia, la vera molla che mi ha spinto a lanciarmi a capofitto in questa rocambolesca impresa possedeva fin dall'inizio uno slancio molto più nobile e impellente: la cara vecchia procrastinazione. E' sorprendente come la maggior parte dei volontari che ho conosciuto qui si trovassero a condividere nei rispettivi paesi la medesima condizione: un pantano di titubanza esistenziale cronica, ansia verso il futuro e patologica vaghezza d'intenti e di prospettive. Se anche voi che leggete vi sentite d'appartenere alla categoria, ho una buona notizia da darvi: l'EVS funziona a meraviglia nel riconciliare chiunque col concetto di "serendipità" (quel prodigioso fenomeno per cui ti avventuri da qualche parte alla ricerca delle Indie e poi ti capita di scoprire le Americhe nd.M).
Il volontariato europeo è un'esperienza così eclettica, funambolica, frizzante e mutevole che prima o poi capita d'imbattersi in una qualche epifania inaspettata che ridefinisce in modo ottimale ambizioni e aspettative o porta a riconsiderare caratteristiche vincenti di noi stessi che avevamo tralasciato. La possibilità di coltivare un proprio progetto personale, finanziato grazie a fondi europei e aziendali, è un ulteriore incentivo in questa direzione. 

Può capitare ad esempio - come è successo al sottoscritto - che durante un workshop collettivo imperniato sull'incoraggiare creatività e innovazione si riscopra il proprio amore per il disegno colpevolmente trascurato per oltre 10 anni. A quel punto, la decisione di illustrare un volume a fumetti incentrato sulla stessa magnifica esperienza che stai vivendo appare una scelta intuitiva e naturale. 

A parte questi benefici effetti collaterali, l'EVS è un'esperienza completa ed edificante sotto innumerevoli punti di vista. Ci si educa alla disciplina lavorativa senza perdere di vista il divertimento sfrenato e la scoperta incessante di nuovi luoghi e culture. Ci si forma un'utile ragnatela di relazioni internazionali - lavorative e individuali, personali e virtuali - avendo la sensazione di impattare davvero sul contesto sociale in cui si agisce e gratificando noi stessi e chi ci sta intorno. 

Last but not least, L'EVS meglio ancora dell'Erasmus aiuta a costruire un sincero e spassionato spirito europeo/cosmopolita, intessuto di una sana vocazione patriottica (che non coincide con l'ottuso identitarismo ma con una riscoperta originale delle proprie radici) e incondizionata fratellanza verso cittadini di altre parti del mondo. Di questi tempi, credetemi, è la lezione più preziosa che si possa assimilare.