Associazione Agrado

mercoledì 17 giugno 2020

L'avventura di Sevval e Mateo in Calabria

Sevval e Mateo, da Turchia e Spagna, hanno terminato il loro Progetto "Thin the borders, make the difference" nella Cooperativa Pathos del piccolo centro di Caulonia (RC) in attività con migranti e richiedenti asilo.

L'esperienza è stata la prima per la Cooperativa Pathos, il progetto è stato coordinato da Associazione Agrado APS, e le organizzazioni di invio sono state Omix Ribadavia dalla Galizia e Trex EVs da Izmir.

L'esperienza per i volontari è stata positiva, nonostante le molte sfide  affrontate in una comunità ancora chiusa (ma con molti segni che fanno ben sperare!).

Ecco il video, girato dagli stessi Sevval e Mateo che sintetizza la loro esperienza!
Buona visione!




sabato 20 aprile 2019

Alessio - da 6 mesi a Lisbona

 

Quasi sei mesi fa arrivavo a Lisbona in una caldissima giornata di fine ottobre e camminavo per le vie della città con due valigioni carichi non soltanto di vestiti, biancheria e accessori vari, ma anche di speranze, aspettative, ansie, dubbi, paure e timori. Era la prima volta che mi allontanavo da casa per un lungo periodo di tempo e, di fronte alla novità e all'ignoto, avvertivo un forte macigno sul petto. La verità è che, dopo la tesi magistrale, sentivo più forte che mai l'esigenza di lasciare la mia zona di conforto, di mettermi in gioco, mutando prospettive e immergendomi in un'altra realtà. Il Portogallo allora, conosciuto e ammirato soltanto attraverso gli occhi di scrittori, poeti e intellettuali, diventava la meta del mio Servizio Volontario Europeo, o meglio, il punto di partenza di un viaggio alla scoperta di me stesso. Ricordo che nei primi giorni camminai molto, macinando chilometri e chilometri sulle bianche piastrelle del centro storico, fino ad arrivare a Monsanto, polmone verde della zona nonché straordinaria finestra sulla città di Lisbona, o persino a Belém, alla foce del fiume Tago, proprio laddove, qualche secolo fa, Vasco da Gama prese il largo per le Indie.

Gli interrogativi che mi assalivano, forse fisiologici per chi come me non è viaggiatore o avventuriero di natura, hanno lasciato presto campo alla curiosità, al desiderio di scoprire nuove orizzonti e alla volontà di inserirsi nel nuovo contesto sociale. I portoghesi, riservati ma sempre educati, gentili e disponibili, hanno alleviato le mie difficoltà d'approccio, come del resto, nel caso specifico, è avvenuto nella squadra dell'Associação Check-IN, associazione presso la quale svolgo il volontariato. 
Si tratta di un ambiente di lavoro dinamico, giovane, ispiratore e con una chiara impronta multiculturale; qui, ogni giorno, è possibile conoscere ed entrare in contatto con persone differenti, scoprire nuove opportunità e respirare un forte sentimento di unione e cooperazione. C'è sempre molto da fare in associazione: le attività vanno dalla pianificazione di eventi e progetti di mobilità internazionale, alla gestione di volontari e tirocinanti, passando dalla ricerca di nuovi partner, dalla condivisione di esperienze, informazioni e opportunità sui social network, fino all'organizzazione di sessioni/attività nelle scuole secondarie. C'è da dire che certe volte non è facile stare al passo col ritmo di lavoro, considerando anche gli scogli linguistici, ma in fin dei conti sono qui per imparare e, grazie all'amicizia del team, tutto risulta più semplice e naturale: dentro Check-IN mi sento a casa e le diverse sfide che ogni giorno si presentano (e che si profilano all'orizzonte del mio SVE) si palesano come nuove opportunità di crescita, occasioni per mettersi quotidianamente alla prova.
 
 Con il passare del tempo, mi sento sempre più in simbiosi anche con la città di Lisbona: una “menina e moça” sempre carina ed educata, multiforme e piena di colori, stancante coi suoi infiniti saliscendi ma al tempo stesso affascinante e sorprendente, come tutte le cose più belle di questo mondo. Ci vuole calma e pazienza per godersi appieno le virtù della capitale portoghese: una soluzione può essere quella suggerita dal grande poeta Fernando Pessoa, "sedersi al sole e abdicare", facendosi investire dalla Luce di Lisbona, una luce che illumina anche nei giorni bui, scuri e piovosi. Si abbassa il ritmo, si riducono i giri del motore e ci si rilassa, magari godendosi la vista da uno dei tanti Miradouri della città, o passeggiando dal Terreiro do Paço fino al Cais do Sodré, soprattutto all'ora del tramonto, quando il Tago sfavilla e si tinge d'argento, o ancora vagabondando nelle viuzze dell'Alfama, il più antico e suggestivo bairro della città, sospesi tra il Castello di Sao Jorge e la Baixa e persi nel tempo tra casette colorate, fadisti, vecchiette che parlano dalle finestre, file interminabili di panni, piante d'arancio, musica di strada e tascas caratteristiche. Amo girare per le vie del centro di Lisbona, fare percorsi casuali, senza GPS possibilmente.

Nei mesi scorsi ho avuto anche modo di viaggiare fuori Lisbona e visitare Beja (dove ho partecipato con la squadra di Check-IN ad un Corso di formazione), Alcobaça, Nazaré, Obidos, Peniche, Sintra, Cascais, Figueira da Foz (dove ho preso parte all'On Arrival Training e dove ho avuto modo non solo di capire meglio le dinamiche del mio progetto, ma anche di conoscere persone interessanti e “vicine”), Coimbra e Porto, per menzionare i più importanti. Tra luoghi turistici e affollati e luoghi tradizionali e incontaminati, ho scoperto un paese straordinario che denota molti punti in comune con l'Italia: ogni angolo ha un pezzetto di storia, una leggenda o una curiosità, ogni villaggio una caratteristica peculiare, un piatto o un dolce tipico, ogni città un incanto proprio. La cucina portoghese, semplice e saporita, non è niente male, soprattutto per quanto riguarda il pesce e i dolci, senza dimenticare vini e liquori. Tra gli obiettivi del mio SVE, inutile dirlo, non posso non considerare di provare quanti più tipi possibili di Bacalhau, tra una Tasca e l'altra: ho sentito dire che ne esistono più di 100 ricette! Insomma, il richiamo della cucina italiana, al di là di pizza e bistecca, non è così forte.

 Adesso, cercando di fare un piccolo bilancio di questi sei mesi dall'alto del Miradouro di Santa Caterina, uno dei belvedere più belli e affascinanti della città, mi godo ancora una volta lo spettacolo del tramonto e mi sento pù che mai sereno, soddisfatto della mia scelta. L'inquietante statua di Adamastor mi fissa, ma non ho intenzione di cedere ai suoi solenni ammonimenti perché ora più che mai non è tempo di ammainare le vele: siamo solo al giro di boa e la traversata deve continuare. Perdoni la tracotanza, dio Adamastor, ma il viaggio mi aspetta: anche io ho un personalissimo Capo di Buona Speranza da doppiare. Proseguo...até jáaa!

Cari saluti
beijinhos e abraços 

venerdì 30 novembre 2018

Il primo mese di Elisabetta a Salamanca


Primo mese a Casa Escluela Santiago Uno – Salamanca 


Con oggi si conclude la mia quarta settimana a Santiago,  è gia’ passato un mese.. il tempo vola! Ciao a tutti, sono Elisabetta, una volontaria europea arrivata a Salamanca, Spagna, da qualche settimana per intraprendere un Servizio di Volontariato Europeo presso Casa Escluela Santiago Uno che durera’ fino a fine giugno, 8 mesi. Condivido questa esperienza con altre due volontarie tedesche, Helena e Katharina, arrivate a Salamanca ad inizio ottobre.
Gia’ dalle prime sensazioni che ho avuto di Salamanca, del progetto, della Escluela e dei Santiagueros, immaginavo che mi sarei sentita a mio agio, nel posto giusto. Infatti, le prime impressioni sono state molto positive: la citta’ e’ molto carina, piena di vita e di cose da fare; il progetto e’ molto motivante perche’ si dedica all’educazione degli adolescenti (da 12 a 18 anni) con situazioni di difficolta’ personali, familiari o comportamentali.
Per quanto riguarda la scuola, offre corsi professionali di cucina, giardinaggio, meccanica, cameriere ecc. e nel pomeriggio, dopo il pranzo, si svolgono attivita’ ludiche come magia, trampoli, cinema, ballo, canto, sport (pallavolo, calcio, basket..), programma di radio e molto altro. Prendo parte a queste attivita’ in modo tale da poter stabilire un contatto e piano piano un rapporto con i ragazzi della scuola. Per ora sono molto contenta perche’ conoscendo la lingua e’ tutto piu’ facile!! Gli educatori della scuola sono simpatici, premurosi e disponibili per qualsivoglia cosa.
L’alloggio si trova a pochi passi dalla scuola, abito con le due volontarie tedesche e Jaiza e Bea, due ragazze che fino a qualche mese fa vivevano all’interno della scuola e con la maggiore eta’ hanno iniziato il processo di emancipazione. L’appartamento e’ confortevole e grande, ognuna ha la propria camera privata in modo tale da poter avere il proprio spazio. La cosa migliore dell’appartamento? La vista.. qualcosa di speciale.


La mia prima settimana a Santiago si e’ concluso con qualcosa di delizioso: ho cucinato la paella con la cuoca della scuola Josefi!!!
Dalla seconda settimana ho iniziato con le lezioni di italiano, mi sono divertita molto.. inoltre, la lezione mi permette di entrare in contatto piu’ facilemente con loro, conoscerli e stabilire un buon rapporto!

Dal 19 al 24 novembre sono andata a Toledo per il corso di formazione per i volontari europei, e’ stata una bellissima settimana ricca di nuove cose: eravano 28 volontari provenienti da 16 paesi diversi e 5 formatori. Sono stati giorni molto intensi, ho fatto nuove conoscenze, nuove amicizie, scoperto nuove culture e per non farci mancare nulla, abbiamo visitato la citta’!! le nostre giornate si sono svolte con dibattiti, giochi, riflessioni, apprendimento e sempre tanta voglia di fare ed imparare nuove cose!
Sono tornata a Salamanca con un ricordo bellissimo dei giorni trascorsi a Toledo e soprattutto con un bagaglio ricco di nuove competenze che mi accompagneranno nel mio progetto. Spero di poter rivedere presto gli altri volontari!!!  Ecco qualche foto..






mercoledì 17 ottobre 2018

Jacopo - La mia estate portoghese SVE!-



La mia estate portoghese SVE!

Eccomi qua...dopo 12 mesi il mio SVE sta per finire. Non ho abbastanza parole per descrivere tutti i le esperienze che ho fatto e le emozioni che ho provato in quest'anno.
Ho giá un bagaglio pieno di ricordi, dove ho inserito per ultimo i ricordi piú recenti, quelli estivi. L'estate portoghese è iniziata un po' in ritardo, ed è stata una sorpresa per tutti, specialmente per i portoghesi. Per fortuna è iniziata quando ho cominciato le mie ferias quindi è stato perfetto!
L'ultimo fine settimana di luglio ho iniziato le mie vacanze con un road trip della Costa Vicentina, da Sines fino ad Arrifana, partendo dal litorale alentejano e andando a finire in Algarve. Questo weekend è stato incredibile, con paesaggi selvaggi e scogliere mozzafiato che si affacciano sull'oceano. Qui nella foto siamo tutti volontari SVE in Portogallo dalla Grecia, Slovacchia e Spagna piú Catarina, una ragazza portoghese che era la proprietaria della macchina.
 



Dopo questa avventura, conclusasi in Algarve, che ho potuto esplorare da solo, era giunto il momento per me di passare alla prossima tappa: Amarante, vicino Porto. Un'organizzazione locale che ha già molti volontari SVE ha organizzato questo camp tutto incluso per tutti i volontari SVE in Portogallo, così abbiamo incontrato più di 30 volontari in cui abbiamo avuto la possibilità di partecipare al festival locale e diverse attività come il kayak, correndo e altro ancora. Durante il nostro soggiorno al campo, la temperatura superava i 40 gradi, ma per fortuna c'era il fiume a darci il giusto refirgerio.

Questo paese è stato sicuramente una sorpresa, una vera perla del Portogallo.





 
 
Ma estate vuol dire anche mare, e in quanto a spiagge il Portogallo non ha nulla da invidiare a nessuno, specialmente vicino a Lisbona. Qui ho trovato la mia spiaggia preferita, Ribeira do Cavalo, una delle spiagge piú belle del Portogallo e probabilmente d'Europa. Nonostante la meraviglia di questa insenatura, é impossible descrivere i colori e l'atmosfera di questa baia magica. You just need to come and see!





 La terra lusitana mi há dato anche l'opportunitá di realizzare un mio sogno, visitare l'arcipelago delle Berlengas, nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico. Questa riserva naturale è una delle più belle del Portogallo, la maggior parte ancora incontaminata. Il posto ideale per chi vuole viviere su un isola deserta. La ciliegina sulla torta é il forte di São João Baptista, ex colonia penale circondata dall'acqua.





C'è stata anche una "prima volta" per me in Portogallo, quando ho avuto l'occasione di parlare in Universidade Catolica de Lisboa per raccontare la mia esperienza. Questo faceva parte del mio progetto, promuovendo le opportunità del programma Erasmus +, cosa che ho già fatto nelle scuole medie e superiori, ma questa è stata la mia prima volta nell'universitá e sono davvero contento di averlo fatto durante il mio SVE!

...e questo è (quasi) tutto. Queste poche righe non possono esprimere tutte le esperienze che ho vissuto e le cose che ho imparato durante questi 12 mesi. Non avrei mai pensato che lo SVE potesse avere ancora un impatto del genere su di me, nonostante la mia età e altre esperienze precedenti, ma sono soddisfatto di ció e giá comincio a sentire la saudade del Portogallo, ma sono anche pronto e felice di tornare a casa dove spero che la mia esperienza potrá essere di spunto ad altre persone.