Associazione Agrado

mercoledì 13 luglio 2016

Michele dalla Bulgaria- Creatività a Varna






Salve a tutti, mi chiamo Michele, ho 31 anni e sono originario di Matera, ridente cittadina lucana che i più conosceranno per la sua recente investitura a Capitale della Cultura Europea 2019. Attualmente sto facendo un servizio di volontariato europeo nell'associazione FOR YOU di Varna, grande città portuale bulgara a ridosso del Mar Nero.

Devo confessare che quando sono stato selezionato per questo progetto (sorprendentemente, vista la mia età sul filo del rasoio del limite massimo) non mi ero formato particolari aspettative riguardo la Bulgaria. Chi non è mai stato in quest'area balcanica tende a non averne un'idea iniziale molto benevola. Nella migliore delle ipotesi ci si rifà ad un immaginario decadente costellato di grigie rovine post-sovietiche; nella peggiore si pensa ad una sfilza di leggende metropolitane a proposito di sprovveduti turisti sequestrati e derubati dei propri organi da improbabili associazioni mafiose senza scrupoli.

Dopo quasi un anno trascorso qui posso dire con certezza che la Bulgaria è uno dei posti più sicuri e confortevoli in cui vivere in Europa. La sua posizione di marginalità e isolamento, unita ad un costo della vita bassissimo, quasi risibile, ne fanno un luogo ideale per quei pensionati italiani, francesi o spagnoli che vogliono godersi una vecchiaia salutare e dignitosa - lontano mille miglia dal clima di abbruttimento paranoico che insidia e consuma i principali paesi Europei.
In Italia ho svolto qualche lavoretto come giornalista freelance per testate locali e regionali e riviste di musica rock online, tutte cose connesse col mio percorso lavorativo attuale, consistente nello scrivere articoli e reportage promozionali per la mia associazione ospitante, fare interviste ad altri volontari o a personalità sociali di rilievo e in genere promuovere il programma EVS ed Erasmus + in scuole, parchi, università, bettole notturne innaffiate di alcol e altri ameni luoghi di aggregazione giovanile.

Comunque sia, la vera molla che mi ha spinto a lanciarmi a capofitto in questa rocambolesca impresa possedeva fin dall'inizio uno slancio molto più nobile e impellente: la cara vecchia procrastinazione. E' sorprendente come la maggior parte dei volontari che ho conosciuto qui si trovassero a condividere nei rispettivi paesi la medesima condizione: un pantano di titubanza esistenziale cronica, ansia verso il futuro e patologica vaghezza d'intenti e di prospettive. Se anche voi che leggete vi sentite d'appartenere alla categoria, ho una buona notizia da darvi: l'EVS funziona a meraviglia nel riconciliare chiunque col concetto di "serendipità" (quel prodigioso fenomeno per cui ti avventuri da qualche parte alla ricerca delle Indie e poi ti capita di scoprire le Americhe nd.M).
Il volontariato europeo è un'esperienza così eclettica, funambolica, frizzante e mutevole che prima o poi capita d'imbattersi in una qualche epifania inaspettata che ridefinisce in modo ottimale ambizioni e aspettative o porta a riconsiderare caratteristiche vincenti di noi stessi che avevamo tralasciato. La possibilità di coltivare un proprio progetto personale, finanziato grazie a fondi europei e aziendali, è un ulteriore incentivo in questa direzione. 

Può capitare ad esempio - come è successo al sottoscritto - che durante un workshop collettivo imperniato sull'incoraggiare creatività e innovazione si riscopra il proprio amore per il disegno colpevolmente trascurato per oltre 10 anni. A quel punto, la decisione di illustrare un volume a fumetti incentrato sulla stessa magnifica esperienza che stai vivendo appare una scelta intuitiva e naturale. 

A parte questi benefici effetti collaterali, l'EVS è un'esperienza completa ed edificante sotto innumerevoli punti di vista. Ci si educa alla disciplina lavorativa senza perdere di vista il divertimento sfrenato e la scoperta incessante di nuovi luoghi e culture. Ci si forma un'utile ragnatela di relazioni internazionali - lavorative e individuali, personali e virtuali - avendo la sensazione di impattare davvero sul contesto sociale in cui si agisce e gratificando noi stessi e chi ci sta intorno. 

Last but not least, L'EVS meglio ancora dell'Erasmus aiuta a costruire un sincero e spassionato spirito europeo/cosmopolita, intessuto di una sana vocazione patriottica (che non coincide con l'ottuso identitarismo ma con una riscoperta originale delle proprie radici) e incondizionata fratellanza verso cittadini di altre parti del mondo. Di questi tempi, credetemi, è la lezione più preziosa che si possa assimilare.

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